[googleeec6678dabc22bba.html]

Se il regime monitora i cellulari ecco il software per criptare le chiamate

« Older   Newer »
  Share  
Darbula
view post Posted on 4/6/2012, 02:17




Ricercatori americani creano una versione ad hoc del loro programma crittografico per il mercato egiziano
FEDERICO GUERRINI
Se il regime monitora i cellulari ecco il software per criptare le chiamateI recenti tumulti in Egitto hanno mostrato non solo la forza dei social media nel mobilitare e coordinare la folla, ma anche come i moderni strumenti di comunicazione possano essere utilizzati in senso inverso, come armi di propaganda e controllo in mano a un regime.

Vodafone è stata costretta a cedere alle richieste del governo egiziano e a inondare di messaggini pro-Mubarack i telefonini dei suoi abbonati e non è chiaro se abbia fornito alla polizia anche i tabulati telefonici dei principali organizzatori delle proteste e la possibilità di intercettare le loro comunicazioni. Alla richiesta di informazioni al riguardo da parte di un blogger di Forbes, Andy Greenberg, l’azienda si è trincerata dietro un no comment.

C’è un precedente: nel 2008 quando un gruppo di manifestanti strappò un grande poster del presidente Mubarak, Vodafone acconsentì, stando a quanto raccontato un anno dopo da uno dei suoi manager, a fornire i dati telefonici dei responsabili. È chiaro perciò che la tecnologia è un’arma a doppio taglio: se, da un lato può essere usata per organizzare le rivolte, dall’altro può essere uno strumento sofisticatissimo di controllo a distanza.

Ben vengano, dunque, perlomeno nei Paesi dove lo stato di diritto è solo apparenza, una foglia di fico dietro cui si nasconde la realtà della repressione, strumenti come RedPhone, un’applicazione messa a punto dalla società californiana Whisper Systems che consente di criptare le chiamate vocali in transito da un telefonino all’altro, e TextSecure, con cui vengono cifrati i messaggini di testo prima della spedizione, mentre quelli già inviati e custoditi nella memoria del telefonino, vengono immagazzinati a loro volta in un database criptato, in modo da non essere leggibili, nel caso la polizia si impadronisca del dispositivo.

I software, gratuiti per uso non commerciale, sono stati lanciati l’anno scorso in edizione limitata per il mercato americano, ma gli avvenimenti dei giorni passati hanno indotto Moxie Marlinspike, fondatore della società, a metterne a punto al volo una versione per il mercato egiziano.

Per scaricarli, gli utenti devono accedere alla sezione apposita del sito di Whisper Systems, e inserire un numero telefonico appartenente a un operatore di telefonia egiziano. Una volta installati, sullo schermo dello smartphone apparirà l’icona di un telefonino rosso, cliccando la quale ci si connette a un network Wi-Fi e 3G. Chi possiede un piano dati o è in grado di connettersi a un hot spot wireless può perciò chiamare gratis, senza dover intaccare il proprio credito telefonico.

Per il momento RedPhone e TextSecure funzionano solo su piattaforma Android, il sistema operativo open source di Google, ma Marlinspike sta preparando anche delle versioni ad hoc per Blackberry e iPhone.
 
Top
0 replies since 4/6/2012, 02:17   43 views
  Share